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Gli chiesero per l’ultima volta, prima di spedirlo a vita al Ministero delle Fotocopiatrici, di rinnegare l’Inno all’Uomo Libero che aveva pubblicato su un foglio non allineato. Non riuscì proprio ad accontentare quella giuria accigliata, ma rilanciò mai preoccupandosi delle conseguenze: «Siete qui ancora a domandarvi chi è l’uomo...
Non c’è stele che mi ricordi né festa sbandierata che mi celebri, un rigo non mi è concesso sui libri di storia, la letteratura ogni tanto mi scrittura per romanzi di battaglia o biografie di sconfitti: io sono il Milite Noto e muoio alla giornata. La mia faccia la...
Un’artista all’ultimo colore lasciò la tela riposare in una sera d’improvvisa frenesia. Nelle gambe sentiva il passo della fuga, tra le mani un tremore di stanchezza, in petto il pugno dell’inappagamento. Abbandonò sul cavalletto una piazza abbozzata, in cui un lampione cignesco sorvegliava un tratto di matita sconfinante in...
Nel portare i panni sporchi in lavanderia, il Messia rinunciò al discorso della Montagna. Non era un periodo di buona luce: tanti i conflitti che gli giravano dentro, troppi i templi da far saltare, ridotta all’osso la fiducia nell’umanità . Persino il sole, in quei giorni, faticava a timbrare il...
Pronto per un’impresa che smuoveva montagne, s’accorse ad alba avvenuta che s’erano rubati l’autostima. Un rumore dalla strada lo svegliò all’improvviso e alla finestra seguì impotente la manovra di uno spettro seduto nel suo abitacolo. Eppure l’antifurto era azionato, il veicolo non presentava eccessi di lusso né carrozzeria da...
In una mattina impaginata dalla pioggia, Colofone nacque nel sottoscala di una libreria. Il pianto inaugurale s’alzò nel puzzo della muffa tra le copie invendute dei Canti Orfici e una pila pericolante del Grande Gatsby. L’ostetrica di fortuna notò che il ninno aveva sulla mano destra una macchiolina rossonera,...
Il sentimento del giorno è per Mary Poppins. Nel vento d’un cielo svanito, la bambinaia cult atterrò nella mia vita un pomeriggio piovoso, dopo aver sorvolato i tetti londinesi con il suo ombrello di prodigi. Nel cinema Avion, oggi ridotto a supermarket, la incontrai nel buio della sala, dove...
Si ritrovò seduta in un bar senza barista, faccia a faccia con quella parte di sé senza colpe. I finestroni del locale consegnavano lo scenario metropolitano: passaggio di auto, un semaforo cadente, assenza di fiori, vetrine in festa con manichini in tiro, un’impalcatura quasi smontata, una facciata liberty pronta...
Di passaggio a Napoli, un amico con gli anni contati, che soggiorna in una villa con le fondamenta nella spuma di Posillipo, si è sperticato in mielate per l’incanto della città . Lo ha fatto senza badare al tempo, immergendosi nel tono di chi ha in tasca il biglietto di...
S’è fatta una gran cagnara sulla presenza di Zelensky a Sanremo e poi la guerra l’ha portata un piccolo cantante, caruccio e florescente, già vincitore dell’ammiraglia canora della Rai nei secoli dei secoli. Per un ritorno audio che non ritornava, ha massacrato i fiori del palco, che non sono...