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Tag: cultura

Nel rullio di quei giorni frustranti, abbandonato dai sogni, si ritrovò passeggero di una nave di tracotanza. Non era il viaggio che aveva programmato, ma la ressa all’imbarco e i fucili puntati del tempo lo spinsero a bordo, smarrito come un poeta al supermarket. Non c’era un solo cristiano...
Chi sceglie libri d’intrattenimento o strombazzati cazzeggi narrativi è meglio che esca subito da questo pezzo. Non è una scortesia la mia, ma un avvertimento ragionevole rivolto a chi è abituato a frequentare opere di superficie. Terre emerse di Leonardo Guzzo (Pequod Edizioni, 2019, pagine 124, 16 euro) appartiene...

Dioniso ti ride in faccia

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Si accomoda dentro senza bussare, governando visioni e tracciando vie silenti aperte ai passi indecisi. Vorresti tanto tenere Dioniso in catena ma lui è tentatore e ti smonta lo sguardo e riapre l’onirico, improvvisando una danza lenta. Ti scioglie ciò che noi umani continuiamo a chiamare malinconia, per un...

Chiedo scusa alle idee

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Arrivò tardi all’audizione, come di solito faceva negli appuntamenti che contano. Uno sconosciuto, sepolto nel buio del teatro, gli chiese un monologo sull’idea. Bardo tossì, avanzò con incedere convinto e iniziò: «Chiedo scusa alle idee che ho lasciato per strada, a quelle che muoiono di fame, a quelle che...
Appena ha intuito che non sarebbe stato il solito agosto, che un improvviso pensiero aviatore aveva sconfinato negli azzurri delle sue sicurezze, atterrando di sorpresa sulla pista della coscienza - un traffico sbalorditivo di sensi di colpa, di sogni passeggeri e di rimorsi ammucchiati come bagagli - ha deciso...
Quando finisco un libro ho l’abitudine di segnarmi la data. L’8 agosto 2019, su un balcone cilentano, appena uscito dalla controra, lessi l’ultima pagina del romanzo Lavoro a mano armata, scritto da Pierre Lemaitre, storia di un disoccupato di 57 anni che fa di tutto pur di lavorare. Di...
Quella mattina il sole virò in un sentiero mai battuto prima. Nonostante le braccia lunghe, la vista senza confini e una simpatia onnipresente, l'abitudine a sedersi in quel posto fisso nel cielo e a percorrere indisturbato il solito corridoio gli sconsigliò cambi d'itinerario. Fino a quando, svegliatosi scontroso dopo...
Non placandosi la fame di comando, ordinarono un’altra strage di sogni e l’apertura di una mostra istituzionale di arazzi fatti con le ali di merli. Nessun appagamento portò la realizzazione del protocollo per ospedalizzare il pensiero. Un cenno di compiacimento lo mostrarono per la chiusura definitiva dei giornali di...
L’ultima origliata nella via del ritorno gli consegnò una certezza: l’esistenza del Rione Brioso. Con i piedi in un mare cristallo, due signore, dalle pettinature rovistate dal sole, confabulavano sul luogo in cui “l’ingresso è consentito solo se si è appagati”. Venne a sapere che quel posto nacque in...
Nell’alterazione dell’umore delle stagioni - diavolerie climatiche cui nessuno sa dare decisive spiegazioni - non varia di una sola rosa l’aria fresca e ‘mbarzamata della primavera partenopea. L’influencer del Pallonetto, di marottiana memoria, avrebbe definito il rapporto tra maggio e i napoletani azzeccuso. Morboso lo è, non ci piove....